L’invenzione della tavola periodica
L’8 febbraio del 1834 nasceva Dmitrij Ivanovič Mendeleev, uno degli uomini più famosi della scienza, colui che 150 anni fa cambiò la chimica.
Chi era e cosa ha fatto di così importante? Avete mai studiato chimica? Alle superiori? O forse anche scienze? Ricordate una certa tabella degli elementi dove vengono messi assieme tutti gli elementi presenti in natura e poi anche quelli creati dall’uomo? Adesso forse vi ricordate qualcosa? Ebbene sì, la tavola periodica fu inventata proprio da Dimitrij Ivanovic Mendeleev, uno scienziato russo che nel 1869 raggruppo gli elementi conosciuti all’epoca in una sola tabella, usando certi criteri.
Come mai è così famosa? Semplice: chiunque studi oggi chimica, anche fisica o scienze in generale, usa la tavola periodica degli elementi creata proprio da lui tanto che spesso viene anche chiamata Tavola di Mendeleev.
La nascita della tavola periodica
Quando gli elementi conosciuti iniziarono ad essere un po’ troppi, gli scienziati hanno cominciato a pensare a un modo di raggrupparli per poterli studiare meglio e capire il loro funzionamento. Mendeleev ha fatto proprio questo: li ha sistemati a seconda di ciò che hanno in comune. In base al numero atomico Z e al numero di elettroni che si trovano sull’ultimo livello energico li ha divisi in gruppi principali e secondari, poi in metalli e non metalli, in seguito in liquidi, solidi e gas e in fine naturali e creati dall’uomo.
Quando Mendeleev creò questa tavola, c’erano degli spazi liberi. Secondo lo schema usato, dovevano esserci altri elementi in natura che coprissero quelli spazi. Infatti nel corso degli anni sono stati così trovati molti altri e alcuni sono stati creati in laboratorio, riempiendo i vuoti e ingrandendo la tavola iniziale.
Nel 1868, diventato professore di chimica all’università statale di San Pietroburgo, iniziò a scrivere il suo libro e fu allora che usò delle carte per ciascun elemento conosciuto all’epoca con le sue caratteristiche (erano soltanto 63 su un totale di 118 conosciuti oggi). Ovviamente si rese conto che ordinandoli in base al peso atomico, questi venivano divisi in gruppi con caratteristiche simile. Sulla base di questo ragionamento, Mendeleev fu in grado di predire l’esistenza di altri elementi, in modo anche molto accurato.
La tavola periodica diventò famosa e importante soprattutto dopo la scoperta di altri componenti: scandio, gallio, germanio. Questi erano stati previsti dai calcoli del chimico russo.
La tavola oggi
Oggi la tavola periodica ha ben 118 elementi, gli ultimi sono stati aggiunti ufficialmente il 30 dicembre 2015, completando il settimo periodo della tavola. Guardandola sappiamo già quali elementi sono allo stato liquido in natura alla temperatura di 298 K ( circa 24,85 Celsius), quali sono solidi e quali sono gas, ma anche quali sono elementi artificiali, creati dall’uomo, quindi che non si trovano in natura se non in composti.
Dopo ben 150 anni, la tavola periodica è ancora una delle cose più usate in scienza, soprattutto in chimica e nonostante i nuovi elementi, le nuove scoperte, la base è rimasta esattamente quella che pensò Mendeleev.
Quindi, per tutto ciò che ha offerto alla scienza, Auguri Mendeleev!
Liv
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