Signore delle ombre Cassandra Clare | Recensione

Signore delle ombre Cassandra Clare | Recensione

Trama

shadowhunters signore delle ombre

Shadowhunters Signore delle ombre: Onore, senso del dovere, rispetto della parola data: questi sono i principi che guidano l’esistenza di ogni Shadowhunter. Oltre alla certezza che non esista un legame più sacro di quello che unisce due parabatai, compagni di battaglia destinati a combattere e a soffrire insieme. Un legame che mai e poi mai – questo dice la Legge – dovrà trasformarsi in amore.

Emma Carstairs sa bene che il sentimento che la unisce al suo parabatai, Julian Black­thorn, è proibito e che proprio per questo potrebbe distruggere entrambi. Sa anche che, per non rischiare la loro vita, dovrebbe scappare il più lontano possibile da lui. Ma come può farlo, proprio ora che i Blackthorn sono minacciati da nemici provenienti da ogni dove?

L’unica loro speranza sembra racchiusa nel Volume Nero dei Morti, un libro di incantesimi straordinariamente potente su cui tutti vogliono mettere le mani. Per questo, dopo aver stretto un patto con la Regina Seelie, Emma, la sua migliore amica Cristina, Mark e Julian Blackthorn partono alla ricerca del libro, affrontando mille insidie, imbattendosi in potenti nemici ben consapevoli che nulla è ciò che sembra e nessuna promessa è degna di fiducia.

Nel frattempo, a Los Angeles, la tensione crescente tra Shadowhunter e Nascosti ha rafforzato la Coorte, la potente fazione interna al Consiglio strenua sostenitrice della Pace Fredda e disposta a tutto pur di impossessarsi dell’Istituto.

Ben presto però un’altra, nuova minaccia si fa avanti, sotto le spoglie del Signore delle Ombre – il Re della Corte Unseelie -, che spedisce i propri guerrieri migliori sulle tracce dei Blackthorn e del libro. Con il pericolo ormai alle porte, Julian concepisce un piano rischioso che prevede la collaborazione con un personaggio imprevedibile. Ma per ottenere la vittoria finale sarà necessario pagare un prezzo che lui ed Emma non possono nemmeno immaginare, e che avrà ripercussioni su tutti coloro e tutto ciò che hanno di più caro al mondo.

Pensiero personale

Cassandra Clare è una donna molto crudele con i suoi lettori. Lei ci fa soffrire pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo dall’inizio alla fine. Nel primo libro ci ha dato una piccola gioia: Mark è tornato a casa, si è ripreso quasi del tutto, si sta abituando di nuovo alla vita da Shadowhunters e alla sua famiglia. Finalmente i Blackthorn sono quasi al completo, sono più uniti che mai. E questa gioia di certo non poteva durare troppo. Andiamo con calma però.

Kit o Christopher Herondale è un personaggio comparso apparentemente per caso, tuttavia nel corso del libro troviamo diversi indizi sul fatto che il suo ruolo possa essere molto importante per la storia degli Shadowhunters. Non solo è l’Herondale scomparso e sappiamo bene che gli Herondale hanno il loro fascino e sono personaggi molto particolari, ma alcuni indizi ci dicono che forse non sarà un solo personaggio secondario. Aiuta sempre Ty e Livvy, praticamente forma un trio con loro e credo che l’amicizia che sta nascendo tra loro possa trasformarsi in altro.

Kieran, cosa posso dire su di lui? All’inizio mi stava molto antipatico. È una fata, figlio di un re, tuttavia con il tempo si affeziona agli Shadowhunters e sono curiosa di cosa farà ancora per loro. Mi piace come personaggio misterioso, non si capisce mai davvero cosa dice, ma è sicuramente interessante.

Ho amato la presenza di Alec e Magnus con i bambini, anche se qui sembrano entrambi più maturi. Magnus non è più il solito personaggio pieno di gioia, anzi. Direi che la malattia che lo sta colpendo ci porterà altro dolore.

La storia è costruita un colpo di scena dietro un altro. Troviamo personaggi che conosciamo già, personaggi nuovi odiosi, ci sono diversi indizi sul fatto che il mondo degli Shadowhunters non sarà mai tranquillo davvero.

Il finale mi ha spezzato il cuore. Mi ha ricordato la morte di Max, una vittima innocente che è stato quasi un danno collaterale, un po’ come Livvy. Quando è successo il tutto ho sentito il cuore di Julian infrangersi. Per lui non è solo una sorella ma quasi una figlia e non so se sarà mai in grado di passare oltre a quella morte.

Nel complesso un libro ben scritto. Ci personaggi stupendi, misteri ed eventi intrecciati in modo da creare un mondo interessante che tenga il lettore incollato al libro fino all’ultima pagina.

Liv

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