“Mai dimenticare. Nevernight” Jay Kristoff | recensione

“Mai dimenticare. Nevernight” Jay Kristoff | recensione

Trama “Mai dimenticare. Nevernight (Libro primo degli accadimenti di Illuminotte)” Jay Kristoff

In “Nevernight. Mai dimenticare” Mia Corvere è destinata a distruggere imperi, ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un’arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici – e gli amici – più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all’omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.

copertina nevernight mai dimenticare

Commento “Nevernight. Mai dimenticare”

Nevernight. Mai dimenticare è il primo volume della trilogia Nevernight, un fantasy un po’ oscuro scritto da Jay Kristoff. L’ho iniziato l’anno scorso ma l’ho messo in pausa per mancanza di tempo, per poi riprenderlo questo anno. Superata la fase iniziale dove lo stile molto particolare dell’autore crea un po’ di confusione, oltre che curiosità, l’ho divorato. I punti interrogativi erano tanti, l’ambientazione secondo me diventava sempre più oscura mentre la protagonista cresceva e diventava più matura. Credo che in qualche modo l’ambientazione e i fatti narrati siano diventati sempre più forti, sanguinosi con la crescita di Mia.

L’ambientazione sembra un po’ una Roma antica, dove però esiste la magia, la notte cala sempre troppo poco sul mondo e il tutto assume un aspetto molto dark, per quanto le descrizioni dei luoghi, della religione, della politica sia molto realistica e ben fatta. Lo stile, come detto sopra, è molto particolare e credo che o si entra dentro la storia e quindi lo si ama, oppure risulta pesante e si lascia perdere senza provare a comprenderlo.

Una delle ragione per continuare la lettura nonostante tutto è la protagonista: Mia. I personaggi che incontra, la sua vendetta, i suoi obiettivi, creano molta curiosità e siccome l’autore aggiunge diversi colpi di scena, direi che merita leggere fino in fondo per scoprire una parte di ciò che i personaggi tramano.

 Forse non è adatto a chi non ama il sangue, la violenza e il linguaggio volgare e crudo, ma se si va oltre questi aspetti, avete davanti un inizio di trilogia pieno di intrighi, tradimenti, colpi di scena uno dietro l’altro.

Lo consiglio assolutamente.

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Liv

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