Noi lettori siamo una specie in via d’estinzione. Ogni giorno sentiamo notizie che affermano che siamo sempre meno numerosi, che i giovani non leggono, che i vecchi non leggono più, che i bambini non sanno cosa siano i libri. Ci sono indagini, statistiche, medie per regioni e nazionali, per età e per sesso, per tutti i gusti insomma. Fonti tra le più disparate che ormai ci danno per spacciati, permettetemi il termine. La domanda che mi pongo, è davvero così? Siamo creature davvero in via d’estinzione?
Da lettrice/divoratrice di libri, questa notizia mi addolora e mi fa riflettere. Allo stesso tempo risponderei alla domanda con: ma no, non è che non leggiamo più, ovvio che lo facciamo. Tuttavia devo ammettere che non posso parlare solo per chi è un topo da biblioteca come me e che i numeri possono anche non essere veri sempre, ma alla fine il fumo non viene fuori senza un fuocherello anche piccolo. Quindi i giovani leggono ancora? Ci sono persone che comprano libri, li sniffano, li consumano rileggendo quelle pagine e ridendo o piangendo?
Ebbene sì, confermo, ci sono ancora. Forse pochi, ma come si dice: pochi ma buoni. Esistiamo, non siamo creature mitologiche e rare, solo che non ci mettiamo in mostra sempre. Preferiamo rintanarci tra le pagine di un libro piuttosto che essere al centro dell’attenzione, perché sì, noi lettori siamo gente strana.
Comportamenti da lettori
Amiamo entrare e perderci in libreria, stiamo a guardare scaffali, sfogliare e leggere trame, ammirare le copertine e a volte facciamo anche il giochino del ” quello letto, quello letto, quello comprato che aspetta di essere letto, quello non lo leggerò mai”. Compriamo libri anche se a casa ci aspettano ancora decine di volumi sulla scrivania, sul comodino, sotto il letto, dentro la libreria, perché ogni posto è buono per essere riempito di libri (evitate il frigo e il forno, non credo che il caldo estremo e il freddo polare faccia bene alla carta). Li sniffiamo, perché per noi è una droga, il profumo di carta e di inchiostro ci dà alla testa peggio del cocktail più forte. Li abbracciamo e siamo gelosi, guai a chi tocca i nostri tesori, diventiamo peggio di Godzilla nel giro di un nanosecondo neanche fossimo bipolari; ridiamo e piangiamo, ci arrabbiamo e urliamo contro i personaggi, li amiamo, li odiamo, come se fossero persone in carne ed ossa.
Viaggiamo pur stando fermi in un posto, ci facciamo nuovi amici e litighiamo con altri, li immaginiamo e vorremmo che fossero veri per poter discutere con loro una o due cosucce, siccome non ci ascoltano mai. (Io mi chiedo, ma non era chiaro che i nostri consigli fossero per il loro bene?)
Quindi ci sono ancora lettori? Diamine sì, per fortuna ci sono ancora quelle persone che amano perdersi tra pagine e lettere, che creano storie e che immaginano, che sognano e che si fanno trasportare lontano. Perché fare tutto questo? Perché la fantasia è una delle cose più belle che una persona possa possedere e poi, perché non usare qualcosa di così potente se l’abbiamo a disposizione?
Leggete, perché i libri non vi fanno male, sono testimone di questo e lo posso giurare in qualsiasi momento. 😉
Liv
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L’articolo è stato scritto in modo ironico e con un tono divertente, e va preso come tale. Non è un manifesto contro chi non legge o una riflessione estremista per chi invece lo fa.