“La mia meta sei tu” Federica Caglioni | Recensione

“La mia meta sei tu” Federica Caglioni | Recensione

Trama “La mia meta sei tu”

La mia meta dei tu: Lei è la Regina di Ghiaccio delle risorse umane. Rebecca Stewson, una megera che sembra avere una scopa infilata là dove non batte il sole.

Siamo finiti in coppia insieme durante un’escursione aziendale. Ed è stata una vera scoperta. Perché non è una megera e non è frigida come sostengono i nostri colleghi mentre sparlano di noi dopo il fine settimana. Ha solo bisogno di essere spronata per dimostrare tutto il suo carattere.
È una sfida che non posso lasciarmi sfuggire.

Lui è l’Adone del reparto vendite.
Neil Solberg, un logorroico convinto di essere padrone del mondo solo perché è bello come un dio. Abbiamo passato insieme un weekend nei boschi. Una tragedia che mi tormenterà per il resto della vita. Perché me lo ritrovo davanti anche in ufficio, un sorriso da ebete stampato in faccia e la pretesa di alimentare le fantasie di quei pettegoli dei nostri colleghi.

Non se ne parla. Mai. Mai e poi mai.

copertina la mia metà sei tu

Commento “La mia meta sei tu”

Il libro “La mia meta sei tu” racconta la storia di Rebecca e Neil: due persone che mostrano una maschera quasi sempre fino a quando non si scontrano e lasciano da parte le apparenze per mostrare la loro vera natura.

Rebecca è rigida, sembra introversa, sempre perfetta senza lasciare un dettaglio fuori posto. All’apparenza è una Regina di Ghiaccio, come la chiamano tutti in ufficio. La realtà si scopre piano piano e Rebecca mostra una persona molto diversa da quella immagine che tutti hanno avuto davanti per anni. Un trauma che la condiziona da parecchio tempo, il suo ex marito che continua a condizionarla anche dopo anni, le sue paure, sono gli ingredienti che contribuiscono alla costruzione del muro si è creata attorno a lei.

L’incontro con Nei è casuale eppure è il fattore scatenante che la porta a riscoprire se stessa piano piano. Le escursioni, la fiducia che si costruisce tra loro un po’ alla volta, la complicità e la comprensione, fanno in modo che tra loro si crei un rapporto di amicizia prima di tutto.

Ho apprezzato molto che il rapporto tra i due si sia costruito piano piano, senza forzature. Entrambi hanno aperto i loro cuori gradualmente e questo ha reso la storia più credibile e vera. Anche il finale ha contribuito a sottolineare questo.

Ho trovato un po’ di confusione con gli anni, inizialmente pensavo che i personaggi avessero una certa età, poi scoprendo alcuni dettagli della storia sono arrivata a una conclusione diversa. Questo è stato un peccato, ma solo perché io faccio sempre i conti sulle età e gli anni che passano nei libri.

Avrei voluto trovare un po’ più di esplosività sul finale da parte di Rebecca, anche se posso comprendere benissimo la scelta dell’autrice di non far esplodere nessuno dei due personaggi. In un certo senso sono rimasti coerenti al loro modo di essere: Rebecca timida che teme di comportarsi male e Neil che le lascia lo spazio per agire e reagire da sola.

La serie si chiama Solberg quindi legata a Neil e ai suoi fratelli, tuttavia ho avuto l’impressione in diversi punti che la vera protagonista del libro fosse Rebecca e non Neil.

Il libro nel complesso mi è piaciuto, è scritto bene, scorrevole, crea una storia d’amore credibile, senza particolari esagerazioni, racconta una storia che si costruisce piano piano invogliando il lettore a leggere fino alla fine per scoprire i dettagli. Ci sono stati anche un paio di colpi di scena che hanno reso la storia più dinamica.

Ve lo consiglio se amate il genere. 🙂

Per altri consigli, consultate la pagina Recensioni.

Liv

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